Quel magico rumore della carta da regalo

Written by on 21. Dicembre 2018

Qui e ora di MIRIAM CANDURRO

Quest’ordine contiene un regalo?”. Guardo la scritta che lampeggia prima di completare l’ordine, una domanda per me superflua visto che sto per prendere quasi tutti gli acquisti di Natale online. Mi capita, sempre più spesso e non senza dispiacere, di non avere il tempo di andare in giro per i regali. Ma quello che non avevo notato finora è che si può scegliere, negli ordini online, di fare arrivare tutto già impacchettato, con il nome del destinatario e del mittente, con tanto di carta natalizia e coccarda.

“Quest’ordine contiene un regalo?” Mi chiede il sito. Ci penso su. Dico a me stessa che forse, almeno questo, dovrei farlo. Dovrei andare in qualche cartoleria – lì probabilmente la fila alle casse non c’è – e scegliere dei fogli di carta lucida, rossa. E nastro, tanto nastro. E quando il corriere arriverà con la consegna, dovrei aspettare che arrivi la notte e chiudermi in cucina, di nascosto. Portare tutti i regali sul tavolo, tagliare la carta della misura giusta -che puntualmente giusta non è mailitigare con lo scotch che si attacca su se stesso. Fare i ricciolini al nastro, oppure metterci su una bella coccarda dorata. Si, dovrei.

Intanto, però, la scritta tentatrice lampeggia. “Quest’ordine contiene un regalo?”. Se arrivassero già belli e pronti, potrei metterli direttamente sotto l’albero. Sarebbe più semplice, più pratico. Più moderno, ecco.
Poi mi sovviene improvviso un ricordo. Quel Natale in cui ho sentito, indistintamente, il rumore della carta da regalo che i miei stavano usando, chiusi nella loro stanza, mentre io faticavo ad addormentarmi per l’emozione della Vigilia.

Quell’attimo in cui avrei potuto capire tutto, e invece ho pensato semplicemente che Babbo Natale i regali li consegnava spacchettati. Ed è per quella bimba che ho scelto di ignorare la scritta tentatrice.
Ho comprato i regali online anche io, come un italiano su 3. Lo ammetto. Ma i pacchetti, imprecisi e con lo scotch a vista, saranno ancora opera mia. Buon Natale 2.0 a tutti.

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